Il campionato in Romania sta per riprendere, aspettando le gare di domenica abbiamo fatto il punto con il nostro esperto di calcio romeno Omar Omarescu. Con lui abbiamo trattato tutti i temi riguardanti la prima parte di stagione, parlando del ritorno di Adrian Mutu in patria ma anche di tutti i movimenti di calciomercato invernale. Non trascurando nemmeno la lotta per il titolo che sembra veder coinvolte principalmente tre squadre: Astra, Steaua e Petrolul. Infine abbiamo chiesto al nostro opinionista la Top 11 della prima parte di stagione.
In testa troviamo l’Astra, ma la Steaua resta la favorita del campionato viste anche le due gare da recuperare. Pensi che la formazione al momento prima in classifica possa al termine della stagione confermarsi in testa al campionato ? Visto anche il buon mercato Alibec,Iorga,Popescu e Papp su tutti.
Se esaminiamo gli undici-tipo non sembrerebbe intercorrere poi tantissima differenza tra Astra e Steaua. Se però a Budescu viene un raffreddore i bianco- blu di Giurgiu perdono il 30% del loro potenziale. Mentre non è esagerato sostenere che le seconde linee della Steaua arriverebbero a ridosso della zona-europa. L’incognita è la partenza di Bourceanu (peraltro rivedibile il suo debutto in quel di Trebisonda) uomo cardine del gioco dei reghe-boys. Non che nel recupero con il Concordia la partenza dell’interno si sia notata: 4-0 con doppio Chipciu “falso nueve” e pratica”derby dei dintorni di Bucarest” archiviata. Facile che si assista ad un ritorno equilibrato con probabile finale al foto-finish. Appunto: la Steaua si è quasi sicuramente rinforzata al mercato invernale. L’Astra, senza il “quasi”.
In seconda posizione troviamo il Petrolul, anche la squadra di Contra (lo scorso anno vittoriosa nella coppa nazionale) sta facendo molto bene. Il rinforzo di Mutu potrebbe essere decisivo per la vittoria finale che ne pensi ?
“Il Brillante” è tornato a casa! 10000 persone alla presentazione, un pizzico di, comprensibilissima, ruggine per i mesi d’inattività e la consapevolezza di aver quasi salvato da solo l’allegra banda Corsa dalla retrocessione (9 centri, molti decisivi, qualche assist, insomma Mutu Adrian classe ’79 in un campionato-top (o demì-top, se volete) dice ancora la sua). Morale: a Ploiesti i lupi giallo-blu sono allupatissimi e vorrebbero tanto replicare il tiro che pochi anni orsono l’ Urziceni giocò alle capoliste Dinamo e Timisoara: leggi retrovie per tutto il campionato e sorpasso finale vincente. Appunto bis: se n’è andato lo stopper Benga co-protagonista della buona tenuta difensiva del reparto. E se ne è andato pure il beniamino bomber tunisino Hamza Younes che così non dovrà più temere ruvidezze da difensori avversari, in campo, e da addetti alla sicurezza, fuoricampo.
Altre squadre che meritano comunque di essere citate sono Pandurii e Steaua che in Europa hanno mostrato il loro massimo potenziale, ma nonostante l’impegno europeo stanno ben figurando in campionato. Per quanto riguarda la Steaua non credono ci fossero dubbi, ma sul Pandurii forse si. Che ci dici ?
Gli eroi di Braga, capitati in un girone onestamente tra i più ostici non hanno affatto demeritato. L’ossatura era solida, si sapeva. Eric ha fatto l’Eric, Momcilovic si è rivelato un ottimo “numero 3” e Alex è tornato quello di due anni fa nel Concordia e non, evidentemente, il gemello brocco che avevano, ehm, ammirato l’anno scorso a Cluj-Napoca. Per quanto concerne il discorso allenatore della Nazionale, ebbene qualcuno aveva sussurrato il nome proprio di Pustai. L’ipotesi dell’ex-Ferguson di Medias è tutt’altro che strampalata.
La sorpresa della prima parte di stagione secondo te ? e invece la Delusione ?
Alzi la mano chi, in estate, avrebbe scommesso un Leu sull’attuale posizione in classifica del Concordia. Invece, ripescata per le traversie del Rapid, la squadra di Ionut Chirila frettolosamente indicata come la vittima sacrificale del girone ha vestito più i panni di infida strega che quelli di Cenerentola. Molto bene è andata la difesa con un ottimo Leca (vabbeh, facciamo finta che questo pezzo sia stato scritto prima del recupero con la Steaua) Purece che ricama e tampona e un Wellington che ogni tanto la mette pure dentro. Tuttosommato anche la Dinàmo è andata meglio delle previsioni balneari. Definita la peggior rosa bianco-rossa degli ultimi decenni gli ex-gloriosi “Cani” hanno benificiato del cambio al timone (esce Multescu/entra Stoican) e complice l’esplosione di Rotariu restano pur sempre in quota- europa. Piuttosto il CFR, squadra lusofona che disputa accidentalmente il campionato romeno, sta disputando un torneo abbastanza anonimo considerando il potenziale. Ma non escludiamo un ritorno.
Chi pensi sia la squadra che esprime il miglior calcio del campionato in base anche al prorpio potenziale tecnico, e di conseguenza anche il miglior allenatore del torneo.
A tratti piacevole la Dinamo del giovane Stoican con gli esterni Matei e Curtean (ora ceduto) e le fiammate di Rotariu. Buono il ritmo del Vaslui, di Ciobotariu e del califfo Antal, ripresosi dopo un settembre nero da quattro punti in sei partite. Non male il calcio del Petrolul che però ora dovrà giocoforza cambiare tipologia di gioco viste le differenti caratteristiche di Mutu rispetto a Younes. Provincialmente coperto ma apprezzabile il 4-2-3-1 di Miriuta a Piatra-Neamt. Indissolubilmente legato all’estro di Budescu l’Astra di Isaila. Concludiamo dicendo che difficilmemte ci si annoia vedendo il Pandurii “grazie” anche alla sciagurata stagione dell’intero parco portieri (e ciò è curioso trattandosi di Lazar, Stanga ed il vecchio Mingote ovvero portieri di buona fama). Ma, si perdoni la scarsa fantasia, l’allenatore che fa giocare meglio la propria squadra è probabilmente il solito Reghecampf. Con Chipciu, Adrian Popa, Stanciu, Tanase, Iancu e ora Sanmartean sembra, esagerando “un po’ “, il Brasile 1970 vista l’abbondanza di mezze punte. Basti il fatto che un giocatore come”Il Principe “Adrian Cristea difficilmente trova spazio. Lui che giocherebbe in qualsiasi altra squadra della terra dei vampiri.
Delle neopromosse che ne pensi tre stanno facendo molto bene, mentre il Corona Brasov è ultimo con soltanto 10 punti.
Per una neopromossa cosa oculata sarebbe mantenere l’11 base della promozione con 4-5 rinforzi adatti alla categoria superiore. Recentemente abbiamo assistito a sodalizi che hanno completamente ribaltato la squadra finendo come, si usa dire, con il buttare via il bambino assieme all’acqua sporca. Cambio di moda quest’anno con formazioni-tipo quasi interamente immutate. Scelta che non ha pagato in primis per il Corona che con un solo punto in trasferta (e 3 reti segnate) le speranze di mantenere la categoria sono piuttosto scarse. Movimentato ma interlecutorio il mercato in cui segnaliamo il “Moldavo” Mendizov, l’ex punta delle giovanili Dinamo, Balint, e l’attaccante di movimento Catalin Dedu, ex grande promessa. Situazioni con molte analogie per Botosani e Timisora. A palla al centro per il fischio d’inizio dell’apertura di campionato pare di Indovinare i pensieri dei difensori centrali rivali: ragazzi, oggi più di tanto non dovremmo soffrire. Infatti: Szekely, che giocava due anni prima in terza serie, è balzato in testa alla classifica marcatori e c’è stato pure chi l’ha proposto per un posto da titolare in Nazionale. Hadnagy invece, rigenerato dal in Liga II, ha segnato in metà stagione l’equivalente in reti dei suoi ultimi tre anni e ad un certo punto il Botosani si è trovato clamorosamente in vetta al torneo. Esaurito l’effetto sorpresa si è tornato nei ranghi e dopo i sogni di gloria conviene tener d’occhio la coda. Movimentati i entrambi i loro mercati, con il Botosani che sfoltito (troppo?) l’organico privandosi di pezzi che forse potevano servire ancora alla causa. In entrata un po’ di shopping nelle repubbliche baltiche, l’ottimo portiere Lazar e la punta macedone Stojkov ex primavera Inter. Il Timisoara ha, come sua tradizione, attinto dal mercato slavo mentre dalla Resita, seconda divisione, è arrivato Staicu noto fromboliere principe della Liga III . Il Sageata, in ripresa negli ultimi turni, per cercare di arginare la difesa groviera, specie lontano dalle rive del Mar Nero, ha assoldato il portiere Baican, noto per la sua militanza Lega Pro e Navarro dal Betis B. Ottimo l’innesto di Silviu Pana che nel Concordia rivestiva un ruolo un po’ troppo simile a quello di Purece.
Chi pensi che finirà in seconda divisione al termine della stagione
Salvo imprevedibili crolli Timisoara e Concordia dovrebbero fare quei 12 barra 14 punti necessari per mantenere la categoria. Questo soprattutto in virtù del loro buon rendimento interno con il Concordia che ha preso per 5 volte la posta intera e con il Timisoara e il suo bunker difensivo casalingo all’insegna della giocata No Goal. Sotto è tremarella per tutte e, a meno di imprese, solo il Corona sembrerebbe tagliato fuori. Non avevo inserito l’Otelul tra le delusioni perchè oramai ci si attendeva un torneo all’insegna della depressione con l’11 tipo del recente scudetto oramai completamente smantellato. A rincuorare i sopravissuti Giurgiu e Costin sono arrivati il portiere uruguagio Goycoechea, ex Roma e Danubio, il terzino francese Tritz e l’ex centrale della Primavera del Palermo Prestia giunto da Crotone. Questo per arginare la colobrodosa difesa, la penultima del campionato. Visto la campagna razionale e la cifra tecnica garantita dal duo brasiliano Marquinos-Henrique dovrebbero farcela. Analoghi problemi di perforabilità, specie fuori casa, per il Sageata. Oltre ai succitati arrivi è stato prelevato anche Barbulescu, uno dei migliori mediani della cadatteria. Il Brasov, maluccio in casa, è uno dei complessi che ha meglio operato in riparazione. A puntellare una difesa già affidabile è arrivato il difensore Marius Costantin, uno che, se sta bene, è nei primi 5 migliori centrali indigeni. Per garantire maggiori rifornimenti all’attacco sono giunti, sbarcato da Cipro, il qualitativo Stefan Grigorie (per la serie un grande futuro dietro le spalle) Enceanu, stellina delle Nazionali giovanili e Ciocalteu tra i migliori trequartisti della serie cadetta. Se Andrei Cristea torna ad essere Cristea si può essere ottimisti. Il Botosani deve temere due cose: il pessimo rendimento casalingo (una sola vittoria al Municipal) e il contraccolpo psicologico del essere scivolato in zona caldo dopo il fragoroso inizio. Dalla sua parte ha il rendimento esterno da Europa League e la singolarità tattica di schierare spesso contemporaneamente due punte centrali come il precitato Hadnagy e l’ariete Carjan. Rischiano molto il Vitorul e la sua scelta, eticamente encomiabile, di aver sposato la linea verde. In onore a questa politica sono arrivati due terzi della trequarti di campo dell’ Under 19. Alludiamo al funambolo Mitrita, tra i primi 10 migliori driblatori in Europa sotto ai 20 anni, e Vina, noto per la militanza nelle speranze della Roma. Si spera così di invertire la tendenza quale peggior attacco assoluto dove ha brillato il solo Axente, tornato ai livelli di quando era uno dei migliori attaccanti in prospettiva. Restiamo certi della prossima esplosione dell’estroso Gavra. Non troppo prossima, sperano al Vitorul. Infine l’Universitatea. Data alla vigilia, come usuale, dai soliti mandolinari (cit.) per spacciata ha posto le basi per salvarsi tra le mure amiche con cinque vittorie oltremodo impronisticate. Abbastanza effervescente il mercato con il tedesco Maximilian Nicu, l’estroso ma alterno Boutadjne e il figliol prodigo Machado tenteranno di fare un po’ meglio (peggio sarebbe arduo) del disastroso rendimento esterno. Vinta la, già improbabile, battaglia sul campo ci sarà pure quella con il bilancio…
Chi credi abbia operato meglio sul mercato ? e quali sono stati i 5 migliori colpi del mercato invernale ?
Oscar per l’Astra con l’arrivo, tra gli altri, di Alibec, Iorga, della stellina dell’Under 21 Ionita II e di Papp che arriva a formare probabilmente la miglior batteria di centrali, tra titolari e rincalzi, di tutta la La Liga I. Roboante ma solo piazza d’onore per il mercato del Petrolul. Questo per essersi privato di Benga, Younes e di uno degli assist man della squadra: Boudjemaa. Bronzo per il Brasov di cui parlavamo prima. Colpi singoli:
– Mutu.
– Zicu. Il Bulgaro-Coreano (con trascorsi pure in Italia – Parma) torna nella prima divisione romena. In fondo ha solo 30 anni. Con i suoi piedi può dire ancora molto.
– Nistor. Cavallo di ritorno dopo le dulusioni francesi (sua e pure del compagno di viaggio Chitu, per non parlare dello scalognatissimo Roman, rottosi subito) e gli verranno riaffidate le chiavi del centrocampo del Pandurii.
– Keseru. Raggiunse tempo addietro la notorietà per una doppietta realizzata, ancora minorenne, nel Nantes. Col tempo è diventato uno dei bomber più temibili della Ligue 2 e ciò gli è valso la chiamata di Piturca in Nazionale.
– Lovin. L’ex spilungone della Steaua è stato cooptato dall’ Otelul pronto a fornire la sua rara intelligenza tattica nonostante la non più verde anagrafe.
La tua Top 11 della prima parte di stagione ?
Per onorare il tema del sito indico un’alternativa autoctona qualora la prima opzione fosse straniera. (4-2-3-1) Coman/Astra – Varela/Steaua (Dumitras/Ceahlaul) Geraldo/Petrolul (Leca/Concordia) Marc/Ceahlaul, Morais/Astra (Tosca/Vitorul) – Bourceanu/Steaua, Trandu/Timisoara – Antal/Vaslui, Budescu/Astra, Rotariu/Dinamo – Eric/Pandurii (Bus/Corona). Ho schierato Eric prima punta, che prima punta non è, poichè era impossibile e ingeneroso elminare uno qualsiasi dei quattro lì davanti. Inoltre quando l’ho visto giostrare in questo ruolo (più spesso nel Medias, ad esempio) mi ha sempre convinto.